14 Marzo 2015 – pubblicato sul sito La Nuova Sardegna
– “Il mio stimatissimo capo Carlo V imperatore dei due mondi ti fa conscio che se vuoi evitare la guerra non altra scelta ti rimane che quella di consegnarmi le chiavi della città… Non sei sardo e mussulmano convertito in tenera età per volere di Kherir-ed-Dinn che ti ha fatto capo di una città conquistata con la forza? Hassan-Aga sii saggio e rifletti finché ne hai tempo: in caso contrario tu subirai la medesima sconfitta che il Barbarossa ha subito a Tunisi…”. Così si rivolse l’ambasciatore di Carlo V appena sbarcato in terra di Algeri, ad Hassan-Aga, prima di intraprendere la battaglia per la conquista della
città il 19 ottobre 1541. Hassan replica: “Il mio unico desiderio è quello di difendere il mio onore con le armi …”. Nella battaglia Carlo V venne sconfitto dal sardo Hassan, e dandosi alla fuga ebbe salva la vita. Il sardo Hassan-Aga, divenne re di Algeri, grazie alla sua prode vittoria. Si narra che, attorno al 1505-1507, gli Arabi che occupavano l’Asinara e la Nurra, presero con sé un umile pastorello di 10-12 anni. Venne chiamato poi, Hassan-Aga per la sua grande bellezza (hassan significa bello). Il fanciullo diede subito prova della sua intelligenza e abilità, e godette dei favori del padre putativo Kherir-ed-Dinn, detto il Barbarossa. Hassan è oggi anche il nome di un nuovo e prezioso vino, della Tenuta Asinara di Grazia e Roberto Sassu, che hanno voluto dare lustro e far rivivere la storia di un prode pastorello sardo che sconfisse il re di un impero dove non tramontava mai il sole. Risotto Asinara. Ingredienti per 4 persone: 300 grammi di riso Carnaroli, 2 scalogni, 1 rametto di rosmarino e 1 di salvia, 1 litro di brodo di carne, mezzo litro di vino Hassan, olio evo, 100 g di Granpecorino grattugiato. Tritate lo scalogno e fatelo dorare con lo spicchio d’aglio in cinque cucchiai d’olio a fuoco basso; aggiungete poi salvia e rosmarino e fate insaporire. Eliminate poi aglio ed erbe aromatiche. In una padella a parte, fate tostare il riso con il rimanente olio. Appena tostato fate sfumare con il vino. A fuoco vivace fate assorbire il vino, abbassate quindi la fiamma e aggiungete un mestolo di brodo. Continuate la cottura con brodo, aggiungendolo man mano. Appena pronto, ma ancora croccante, mantecate lontano dal fuoco con l’olio profumato e scalogno, pecorino e servite.
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